Il futuro delle caldaie tradizionali
Che fine faranno le caldaie tradizionali che da anni fanno parte delle nostre abitazioni?
Che futuro spetta alle caldaie tradizionali?
Le caldaie tradizionali a gas, utilizzate da anni per il riscaldamento degli edifici, stanno gradualmente facendo posto a soluzioni più efficienti e sostenibili. Anche se per anni sono state il sistema di riscaldamento più adottato nelle case degli italiani, oggi il panorama presenta una situazione ben diversa.
Teniamo presente che la direttiva ERP 2009/12/CE stabilisce che da settembre 2015 le caldaie tradizionali non sono più prodotte. Nonostante questo, sono ancora reperibili in commercio e in alcuni casi è ancora possibile installarle.
Appunto per questo, nonostante ad oggi vengano proposte delle soluzioni alternative molto valide e convenienti, vedi le caldaie a condensazione, tante persone sono restie al cambiamento in quanto, una buona caldaia tradizionale, accompagnata da una buona manutenzione, riesce a garantire il suo ottimo funzionamento anche per più di vent’anni.
I motivi che dovrebbero spingere una persona al cambiamento sono gli stessi che hanno spinto la Commissione Europea a mettere delle restrizioni a questo tipo di caldaie come previsto nella direttiva sopra nominata e nel REPowerEU, piano che prevede l'eliminazione totale delle caldaie tradizionali a gas entro il 2030.
Se vuoi sapere qualcosa in più sulla differenza tra caldaie tradizionali e caldaie a condensazione, leggi uno dei nostri blog proprio sulla differenza tra i due modelli: "Caldaie a condensazione o tradizionali?".
Le motivazioni della commissione europea:
Una delle principali motivazioni dietro le scelte della Commissione Europea è sicuramente la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale e l’esigenza sempre più impellente di ridurre le emissioni.
Le caldaie tradizionali sono infatti tra le principali responsabili di una significativa quantità di emissioni nocive per l’ambiente che contribuiscono al cambiamento climatico e all’inquinamento dell’aria, argomento sempre più delicato negli ultimi tempi. Per rispondere a questo problema, molti stati si stanno mobilitando per promuovere soluzioni a basse emissioni come le pompe di calore o i sistemi termici solari, che riducono significativamente l’impatto ambientale del riscaldamento degli edifici.
Oltre ad un aspetto di inquinamento, c’è da sottolineare che i modelli tradizionali non garantiscono la stessa efficienza dei modelli più moderni. La maggiore efficienza delle nuove tecnologie si traduce in maniera diretta in una riduzione dei costi operativi e una riduzione del consumo di combustibile.
Complice di questa scelta anche l’evoluzione delle energie rinnovabili che sta lentamente ridisegnando il panorama energetico mondiale. Da protagoniste diventano le fonti rinnovabili, come il sole e il vento. L’obiettivo della Commissione Europea è infatti promuovere queste soluzioni rinnovabili e renderle più competitive rispetto ai combustibili fossili.
L’importanza di seguire le nuove normative:
Mettendo da parte i modelli tradizionali e adottando sistemi più innovativi e sostenibili, non solo ci si possono assicurare prestazioni migliori e maggiori, ma anche un notevole risparmio sulle bollette senza dimenticare il beneficio principale che deriva da questa scelta: la riduzione della propria impronta ambientale.
Per questo motivo, il Consiglio Europeo si è riunito e si è posto come obiettivo quello di liberare gli stati europei dai combustibili fossili entro il 2030.
Per spingersi verso questa direzione, da qualche tempo, si sta promuovendo un obbligo graduale che riguarda l’installazione di pannelli solari su tutti quei nuovi edifici pubblici /commerciali / residenziali.
Queste nuove regole e nuove indicazioni sono presentate all’interno del piano REPowerEU.
Alcune soluzioni alternative:
Il piano REPowerEU consiglia fortemente l’utilizzo delle pompe di calore in sostituzione delle caldaie a gas in quanto crede fortemente nei benefici che può portare.
Tra i principali benefici che vengono riportati dalle pompe di calore abbiamo sicuramente l’efficienza energetica, il risparmio economico e la sostenibilità ambientale.
Questo tipo d’impianto attraverso l’utilizzo dell’energia elettrica produce più energia di quanta ne consuma. Questo aumenta l’efficienza delle prestazioni e simultaneamente riduce i consumi.
Il suo utilizzo viene spesso abbinato all’installazione di impianti fotovoltaici in modo da annullare quasi del tutto la spesa per il riscaldamento. A questo si devono aggiungere i grandi vantaggi dei bonus fiscali che permettono ulteriormente di risparmiare sulla spesa iniziale di installazione.
È bene sottolineare anche che, dotare un’abitazione di un buon sistema di riscaldamento e raffreddamento, aumenterà notevolmente il valore dell’immobile in fase di compravendita.
Le pompe di calore sono considerate sostenibili perché evitano il consumo di fonti fossili. Il loro funzionamento è basato su una fonte rinnovabile e gratuita, ovvero il calore presente nell’aria esterna, nell’acqua o nel sottosuolo. Il calore ottenuto viene utilizzato per scaldare un fluido refrigerante che cede poi il calore al sistema di riscaldamento domestico. Per utilizzare termini più semplici, possiamo dire che funziona come un frigorifero ma al contrario. Così come il frigorifero genera freddo dal calore esterno, la pompa di calore, dopo aver ricavato energia dall’ambiente, restituisce calore alla casa tramite l’utilizzo dello scambiatore di calore.
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