Agevolazioni fiscali 2024
Scopriamo le novità sulle agevolazioni fiscali ristrutturazione 2024
La prima bella notizia con cui apriamo questo articolo è: non ci sono novità!
É rimasto tutto sostanzialmente invariato rispetto al 2023 con il vantaggio che si conoscono già le modalità di accesso alle agevolazioni.
Facciamo quindi un riepilogo delle varie possibilità.
Detrazione IRPEF 50%
Questa agevolazione fiscale si applica in caso di:
- lavori di ristrutturazione
- restauro
- manutenzione straordinaria
- abbattimento delle barriere architettoniche
SOLO per i casi elencati qui sopra il richiedente ha diritto alla detrazioni fiscale Irpef del 50% in 10 anni.
Il dettaglio e la spiegazione dettagliata sono disponibili qui: bonus ristrutturazione, detrazione Irpef 50%
Detrazione IRPEF 65%
Questa agevolazione è conosciuta anche come Ecobonus per la riqualificazione energetica o come agevolazione fiscale risparmio energetico.
Questo tipo di agevolazione è possibile solo per una serie specifica di interventi volti a migliorare l'efficienza energetica delle strutture a cui si applicano. L'elenco completo degli interventi si trova qui: detrazione fiscale al 65%
Sia per la detrazione al 50% che per quella al 65% ci teniamo a farvi una raccomandazione: il pagamento che dovete effettuare deve essere un bonifico bancario in cui indicate nella causale il numero e la data della fattura relativa all'acquisto. Quindi PRIMA DI EFFETTUARE IL PAGAMENTO richiedete l'emissione della fattura.
Iva agevolata 10%
Per poter accedere all'aliquota IVA agevolata al 10% è necessario fornirci alcuni documenti relativi alla pratica edilizia in corso di validità.
La lista completa dei documenti necessari è qui: iva agevolata 10%
I prodotti che possono accedere all'iva al 10% sono quelli che si definiscono in gergo tecnico beni finiti e sono ad esempio cabine doccia, vasche, cassette di scarico, sanitari, ecc.
Iva agevolata 4%
Anche nel caso di IVA agevolata al 4% è necessario esibire alcuni documenti che sono elencati qui: iva agevolata 4%.
L'iva al 4% si applica sempre e solo abi beni finiti nel caso di nuova costruzione oppure di ristrutturazione di immobili non di lusso e anche fabbricati rurali a destinazione abitativa.